sabato 31 luglio 2010

Early Autumn (Woody Herman) (Anthony Braxton)

  Questo soave tema di Ralph Burns appare nell’ultima delle quattro parti della Summer Sequence scritta nel 1946 per il Second herd di Woody Herman. Nel 1948 Burns lo rielaborò facendone un veicolo per Stan Getz e per i suoi colleghi della sezione sax di quell’orchestra di Herman, i famosi Four Brothers.

  Early Autumn (Burns), da «Keeper Of The Flame: The Complete Capitol Recordings», Capitol 984532-2. Stan Fishelson, Bernie Glow, Red Rodney, Shorty Rogers, Ernie Royal, tromba; Bill Harris, Bob Swift, Earl Swope, Ollie Wilson, trombone; Woody Herman, clarinetto, sax alto; Sam Marowitz, sax alto; Al Cohn, Zoot Sims, Stan Getz, sax tenore; Serge Chaloff, sax baritono; Terry Gibbs, vibrafono; Lou Levy, piano; Chubby Jackson, contrabbasso; Don Lamond, batteria. Registrato nel 1948.




  Ed eccone la versione di Anthony Braxton dal vivo a Bruxelles nel 2006, un ingaggio testimoniato per intero da un box di ben sei CD. Ora, mi riprometto di approfondire l’ascolto di questi dischi prima o poi (anzi no: mi piacerebbe farlo, non prometto niente), perché a un ascolto cursorio non ho capito bene che cosa Braxton stia facendo o intenda fare in questa occasione. La sua resa strumentale dei temi è volutamente sfocata (oltre che decisamente stonata), quasi volesse chiamarsi fuori tutta questa faccenda degli standard, alla quale nella sua ormai lunga carriera ha già dato e spesso con risultati memorabili, mentre l’impegno è più evidente nelle sezioni astratte, a cui gli standard sembrano essere pretesto. Il risultato è che l’italico trio ritmico si trova un po’ abbandonato a sé, cavandosela comunque senza battere ciglio, anzi con eccellenza. È sopratutto per loro che questi misteriosi (e faticosi) sei dischi valgono l’ascolto: in particolare per il pianista Alessandro Giachero, che mi sembra uno di quei tipi in grado di suonare bene qualunque cosa con chiunque.

  Early Autumn (Burns), da «Standards (Brussels) 2006», Amirani Records AMRN014. Anthony Braxton, sax alto; Alessandro Giachero, piano; Antonio Borghini, contrabbasso; Cristiano Calcagnile, batteria. Registrato nel novembre 2006.


1 commento:

sergio pasquandrea ha detto...

Alessandro Giachero lo conobbi 10 o più anni fa, quando insegnava pianoforte in una piccola scuola di musica qui a Perugia.
E, pensa un po', non mi piacque proprio per niente.
Poi l'ho riascoltato di recente e l'ho trovato migliorato in maniera incredibile.
Lo stesso mi è capitato con un sassofonista di Perugia, Cristiano Arcelli (l'hai mai sentito?) che conobbi appena arrivato qui e trovai bravino, ma niente di che, mentre invece negli ultimi anni è diventato davvero bravo e ha inciso dei dischi parecchio interessanti...