giovedì 22 luglio 2010

Brilliant Corners (Thelonious Monk) (Anthony Braxton)

  Brilliant Corners, dal disco omonimo di Thelonious Monk, era una composizione inconsueta per quegli anni, difficile nei ritmi e negli intervalli da intonare e da rispettare nell’improvvisazione, al punto che il quintetto riunito in studio nel 1956 dovette produrne non so quante takes per poi pubblicare questa, risultato di un meticoloso splicing fra tutti i tentativi. E guarda che parliamo di Sonny Rollins, Oscar Pettiford e Max Roach, non di Pierino Còtica.

  Brilliant Corners (Monk), da «Brilliant Corners», Riverside-OJCCD-026-2. Ernie Henry, sax alto; Sonny Rollins, sax tenore; Thelonious Monk, piano; Oscar Pettiford, contrabbasso; Max Roach, batteria. Registrato nel dicembre 1956.



  Trentun anni dopo, in uno studio di registrazione milanese, Anthony Braxton riprese la composizione (credo che nessun altro l’avesse mai fatto prima, e dopo, forse, solo Alexander von Schlippenbach in «Monk’s Casino»). Del quartetto facevano parte Mal Waldron e Buell Neidlinger, il bassista dei primi dischi di Cecil Taylor. L’esecuzione, giocata sull’alternarsi di due tempi, non solo è impeccabile, ma mostra l’affinità fra Monk e Braxton. Meraviglia.

  Brilliant Corners, da «Six Monk’s Compositions», Black Saint 120116-2. Anthony Braxton, sax alto; Mal Waldron, piano; Buell Neidlinger, contrabbasso; Billy Osborne, batteria. Registrato il 30 giugno 1987.



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