venerdì 28 maggio 2010

Loch Lomond (Maxine Sullivan)

  Com’era un hit discografico negli anni Trenta? Beh, Loch Lomond, una canzone tradizionale scozzese, diventò un hit favoloso nel 1937 nell’aggraziata e swingante versione della cantante Maxine Sullivan
  Al piano, e autore dell’arrangiamento, Claude Thornhill, che nella storia del jazz ha un ruolo non secondario per aver diretto, nella seconda metà degli annni Quaranta, un’orchestra dall’organico insolito (con tuba e corno francese, fra l’altro) di cui fu arrangiatore Gil Evans, che portò strumentazione e molte idee alle sedute del seminale nonet di Miles Davis del 1948-49 («Birth of the Cool») e poi nelle sue orchestre degli anni successivi.

Loch Lomond (trad.), da «Swing Street, Vol. 1», TAX S-9-2: Maxine Sullivan accompagnata da Frankie Newton, tromba; Buster Bailey, clarinetto; Pete Brown, sax alto; Babe Russin, sax tenore; Claude Thornhill, piano; John Kirby, contrabbasso; O’Neil Spencer, batteria. 6 agosto 1937.

3 commenti:

G ha detto...

Che differenza c'è tra il corno che conosco io e il corno francese?

Marco Bertoli ha detto...

Non so che corno abbia in mente tu; il corno francese (che in Francia è semplicemente "cor") è un'ottone, ricorderai di aver sentito il concerto di R. Strauss per corno e orchestra qui a Milano tempo fa; il corno inglese ("cor anglais") è come un'oboe, una quinta più bassa.

G ha detto...

Aaaah. Ok. Certo che mi ricordo il concerto (che bello), infatti è a quello che pensavo mentre scrivevo il commento di prima. Grazie.